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– Comprende
la zona a nord della Città. Risale al 1500 nei suoi più antichi
casali, ma conserva ancora i resti della Basilichetta di San Casto e
di catacombe (ancora inesplorate) dell’era cristiana. Il quartiere
comprende numerose costruzioni moderne sorte tra la seicentesca
Chiesa del Carmine e del suo Monastero (per oltre un secolo adibito
a Ospedale Civile) e la via di Santa Caterina.
– Gravita
intorno alla maestosa Chiesa dell’Annunziata (iniziata nel XV sec. e
completata poi nel 1700), alla Piazza Mercato e al
Castello Ducale,
risalente al IX sec. ma trasformato nel corso dei secoli e
soprattutto nell’epoca dei Marzano (XIV-XV sec.). Sviluppatosi tra
il XV e il XIX sec., è un quartiere di antica tradizione commerciale
e artigianale.
– Quartiere
nato sotto le mura orientali della Città verso il XIV-XV sec., deve
il nome al fatto che in esso trovasi l’antica chiesetta costruita
sulla casa dove forse si rifugiò nel 1053 il Papa Leone IX dopo la
battaglia di Civitate. Onorato dai sessani dell’epoca, San Leone
venne poi proclamato patrono della Città.
– Comprende
il nucleo centrale della Sessa medievale che nel tracciato delle vie
ricalca in parte lo schema viario della zona alta della Suessa
romana. Ricco di belle case, portali e finestre medievali, tipico
per la sua struttura urbanistica, nella quale domina la maestosa
Cattedrale romanica del XII sec., con reperti romani, pregevoli
sculture e splendidi mosaici.
– Completa,
con il quartiere “Duomo”, la parte più tipica della Città.
Sviluppatosi anch’esso nell’area centrale dell’antica Suessa – lungo
le sue strade si allineano infatti alcuni ambienti di età romana
perfettamente conservati – prende il nome dal complesso conventuale
eretto nel XV sec. dai padri Domenicani. Vi si trovano l’ex Convento
di San Germano, la casa dei Cordova, con stupende finestre catalane;
i resti dell’antichissima Porta dei Saraceni, delle mura e delle
torri di cinta medievali.
– Così
denominato dalla “Villa” comunale, costruita nel XIX sec., comprende
parte dell’abitato medievale sud-occidentale, aperto verso il mare
in posizione panoramica. Vanta il complesso archeologico della
Città: l’”Aerarium-Tabularium”, il “Criptoportico” e il “Teatro
romano”. Dell’età medievale si conservano la
Chiesa di San
Benedetto, una bella “casa-torre” trecentesca; il
Convento e la
Chiesa monumentale dei Francescani, la Chiesa di Sant'Anna, facente
parte dell’omonimo convento trasformato in abitazioni nel XX sec.
– Borgo
inferiore della Città, nato fuori le mura verso il XIII sec., è
quasi interamente occupato da edifici monastici e da poche
abitazioni sorte come loro dipendenze. Vi si trovano infatti il
vasto complesso “vanvitelliano” del Liceo e del
Convitto “Agostino Nifo” (ex Convento degli Agostiniani); l’ex
Convento e la Chiesa di Santo Stefano; la
Chiesa dei “Cappuccini”; la
Chiesa e il Convento di San Francesco (Conventuali). Prende il nome dalla “Porta dei
Cappuccini” (XVIII sec.), ingresso monumentale del centro antico.
– Quartiere
di recente costruzione (1950) si trova nella parte sud della Città
ed in esso si sono trasferiti buona parte degli abitanti del vecchio
centro storico. Nella sua area sono stati rivenuti resti di
costruzioni e strade di età romana, oltre a numerose “tombe” di una
vasta necropoli risalente all’epoca imperiale di Roma. Sorto nella
località detta “il Semicerchio”, ha consacrato il nuovo nome proprio
in occasione della sua partecipazione al “Gran Torneo dei
Quartieri”.
– É
il “Quartiere” nato sulla Statale Appia e prende il nome della
località dove sorgeva la celebre “taverna di Sant’Agata”, dal ‘700
una delle più note “stazioni di posta”, sulla strada che da Roma
portava a Napoli. In essa sostarono celebri personaggi e illustri
viaggiatori stranieri, come il Goethe, che spesso visitarono Sessa e
la citarono nelle loro opere. Dalla “Villa Struffi”, quartiere
generale delle truppe piemontesi, Vittorio Emanuele II, la sera del
29 ottobre 1860, emanava il famoso proclama con il quale dichiarava
annesse al Regno d’Italia le terre meridionali.
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